VIAGGIO ALLA LUNA. Luna "sognata" e Luna "raggiunta".
Riccardo Valla
Riccardo Valla
Dopo gli studi al Politecnico di Torino esordì come consulente scientifico per la Boringhieri, fu libraio a Torino, editore, traduttore fra i più capaci. Grazie alle sue competenze fu tra i pochi capaci di tradurre un autore “ostico” come Greg Egan. Tradusse anche Il codice Da Vinci di Dan Brown, con tale maestria che le successive edizioni americane del romanzo dovettero tenere conto delle sue correzioni.
Il suo campo preferito è sempre stato però la fantascienza: curò insieme a Ruggero Bianchi le relative voci nel Grande dizionario enciclopedico UTET, impreziosì con le proprie dotte prefazioni le collane della Nord, scrisse una serie di articoli sui precursori della fantascienza, pubblicati su varie riviste. È stato inoltre il promotore e fino alla morte il presidente del comitato di gestione del Museo del fantastico e della fantascienza (Mu.Fant) di Torino.
Fondamentale è la sua visione storica della fantascienza: con lui, per la prima volta, è stato possibile conoscere il genere in prospettiva dagli anni Venti ad oggi. Inoltre, avendo una notevole preparazione scientifica, Valla sapeva cogliere non solo l’impatto sociale e letterario della fantascienza, ma anche quello tecnico, in rapporto ai progressi delle scienze ufficiali o immaginarie.
È scomparso nel 2013 all'età di 70 anni. Il 9 febbraio 2016 gli è stato intitolato a Torino il piazzale alberato di via Scialoja.