Torino-Detroit e ritorno. Gli albori del fordismo alla FIAT
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“Se avessi chiesto alla gente cosa voleva, mi avrebbero risposto cavalli più veloci” Henry Ford
Henry Ford è ricordato come uno dei più grandi imprenditori della storia. Seguace del pensiero taylorista e inventore della catena di montaggio, introdusse nel mercato americano la prima automobile prodotta su larga scala, il celebre Modello T. Noto per l’amicizia con Thomas Edison, Ford fu personaggio non privo di lati oscuri, testimoniati in particolare da uno spiccato antisemitismo e da un duraturo rapporto con Adolf Hitler.
Sono trascorsi 70 anni dalla morte di Henry Ford e l’entrata dei suoi scritti in pubblico dominio – tra cui il poco noto L’ebreo internazionale: un problema del mondo – ci offre lo spunto per riflettere sulla sua figura, complessa, contraddittoria e difficile da decifrare. Chi era Henry Ford? È possibile “classificare” la sua visione imprenditoriale? Come consideravano Henry Ford intellettuali del calibro di Gramsci e Gobetti? Quali legami è possibile ricostruire tra Detroit e Torino? Esiste un fordismo in architettura? E soprattutto Henry Ford può ancora insegnarci qualcosa?